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mercoledì 17 ottobre 2012

Gulfi: il vino che vive. Oggi parliamo di Nerojbleo


Nerojbleo è l’etichetta regina della cantina GULFI. Un’etichetta che porta in tavola un fantastico Nero d’Avola coltivato sui monti Iblei, i dolci declivi in cui la cantina è immersa. Nerojbleo è una etichetta, così come GULFI, che sta acquistando valore nel tempo. Perché? Perché è un vino vivo, quindi un vino vero, che parla della terra dove è coltivato e parla della passione per il vino della famiglia Catania.

L’uva è coltivata secondo i canoni del biologico, su alberelli non irrigati che danno 0,5-1 Kg d’uva ciascuno, pochissimo, quello che basta per una sola bottiglia ad alberello (contro i 4-5 Kg che in media sono prodotti), ma che in cambio dà un vino dal profumo e dal sapore inimitabile. Anche perché così la vigna raccoglie tutto il contenuto di Sali e sostanze nutritive dalla terra in cui matura.

L’uva viene raccolta a mano, nelle 36-48 ore dal suo massimo di maturazione, controllato con saggezza ed esperienza dall’enologo Salvo Foti, che poi seguirà il vino in cantina. Nella cantina Gulfi il Nerojbleo trascorre un tempo paziente nelle botti e nei vari travasi che vengono effettuati ad ogni stagione, così da spogliarsi di buona parte delle sostanze naturali in sospensione che si trovano nei vini.

Ecco cosa succede al nostro Nerojbleo:
·     Affinamento in legno.
L’affinamento in legno accelera i processi di chiarifica (deposito di sostanze in sospensione presenti nel vino tra cui lieviti e batteri proveniente dal naturale processo fermentativo)
·       Non vengono aggiunte sostanze chimiche che bloccano la precipitazione naturale di tartrati e sostanze coloranti del vino e neppure vengono aggiunte sostanze chimiche antifermentative che uccidono la naturale presenza di residui di batteri o lieviti provenienti dalla fermentazione:
·        Il vino non viene sottoposto a filtrazione chiarificante o sterilizzante
Imbottigliato dopo circa 18 mesi dalla vendemmi, il Nerojbleo continua a “vivere”.
A seconda dell’annata e dove e come è conservato il vino si possono avere lievi precipitati naturali nella stessa bottiglia di origine tartarica e colorante, o una leggera “camicia”, dovuta a sostanze tanniche e coloranti naturali che si fissano alle pareti della stessa bottiglia. Ma questo non è un fatto negativo. Al contrario è la dimostrazione che il Nerojbleo è vivo, e mantiene intatta la sua qualità di vino naturale e di territorio, molto di più di un vino solo biologico.

Un vino vivo che dà emozione e che è allo stesso tempo salutare.
Per questo diciamo a gran voce: salute a tutti con Gulfi.

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